Per il telefonino, che va a 12 volt, non ci sono problemi: il cavo si può collegare all’accendisigari o ad altre prese del camper. Il computer si attacca invece alla rete elettrica 220 volt.

Dunque ci vuole un inverter, un trasformatore che cambia il voltaggio da 12 a 220 volt. Idem per collegare l’asciugacapelli o il forno a microonde. Naturalmente collegare all’inverter computer, asciugacapelli o microonde richiede molta energia. I pannelli solari non bastano anche perché d’inverno il sole non c’è e d’estate ce n’è troppo e si cerca l’ombra. Nel campeggio o nelle aree sosta si può collegare il camper alla rete elettrica da 220 volt tramite presa esterna e usare tutti gli elettrodomestici del mondo. Altrimenti esistono ulteriori fonti di energia, oltre ai pannelli solari.

Il vero must dei camperisti è l’Efoy, un generatore inventato dai tedeschi che produce energia in modo molto pulito e silenzioso, sfruttando il vapore prodotto dal metanolo. I generatori tradizionali sono rumorosi, consumano molto combustibile – solitamente il gasolio del camper – e producono scarichi maleolenti. L’Efoy è prodotto in tre modelli, che costano dai due ai quattromila euro circa. Un vero e vampiro di energia elettrica è il condizionatore, riservato a chi frequenta campeggi e aree di sosta.

Meno dispendioso da ogni punto di vista il ventilatore da oblò, tipo Turbovent, che risucchia l’aria interna buttandola fuori e abbassa la temperatura di qualche provvidenziale grado. Ottimo anche solo per cambiare aria.

Da il Sole 24 ore